Archivio dei tag pozzo perdente

Controllo delle piogge in grandi aree

Quando si devono creare grandi aree urbanizzate è importante il controllo delle Piogge.

Altrimenti ci si trova strade, case e cantine allagate.

In primis bisogna sapere come è la capacità d’infiltrazione dell’acqua nel terreno

Successivamente bisogna dimensionare accuratamente il sistema di dispersione delle acque piovane.

Importante è affidarsi a professionisti esperti, come quelli di Foldtani

Prove Infiltrometriche a Doppio Anello

Le prove infiltrometriche a doppio anello, permettono di indagare la permeabilità dei suoli, e sono molto importanti per l’Invarianza Idraulica.

Nel caso del cilindro doppio le due lamine sono infisse alla stessa profondità ed allagate fino allo stesso livello dell’infiltrometro ad anello singolo.

Generalmente l’anello esterno ha un diametro di un metro, mentre quello interno di 28 – 30 cm; in caso di analisi di terreni fini si arriva anche ad anelli esterni con diametro di 3,0 metri ed interni di 1,50 metri.

Sono stati impiegati anche con diametro esterno di 25 cm ed interno di 12,5 cm.

Le misure del livello con prova a carico variabile, sono fatte nel cilindro interno e le formule risolutive vanno riferite a questo anello.

Il cilindro esterno assolve la funzione di zona tampone, detta anche buffer zone, per attenuare l’effetto della divergenza laterale delle linee di flusso dovuta alla tensione capillare.

Secondo Bouwer (1961a,b, 1963, 1978 e 1986), però,  tale metodo di attenuazione è di scarsa efficacia.

Le differenze di livello fra il cilindro interno e quello esterno causano un errore nella misurazione della velocità d’infiltrazione, che è inversamente proporzionale al gradiente idraulico nel sottosuolo ed è direttamente proporzionale alla differenza di livello tra i due cilindri.

In generale si raccomanda, per far rientrare l’errore in valori accettabili, di infiggere a maggior profondità i cilindri nel terreno e, rispetto ai valori consigliati, di mantenere uguale il livello idrico tra l’anello interno e quello esterno; a tale proposito, secondo Bouwer (1963),  piuttosto che mantenere il livello uguale, è preferibile usare un infiltrometro ad anello singolo, oppure mantenere lievemente superiore la quota idrica nell’anello interno.

Gabbani e Gargini (1990b) hanno realizzato un’infiltrometro a doppio anello che permette di eseguire prove infiltrometriche a carico costante.

Tutti i modelli visti precedentemente si basano su una prova a carico variabile, si immette cioè l’acqua nel cilindro e si misura via via la sua diminuzione.

In questo nuovo infiltrometro si ha un sistema di rabbocco automatico ed è possibile misurare velocità d’infiltrazione fino a 6 * 10-5 cm/s.

L’infiltrometro ha un cilindro esterno di 57 cm di diametro ed uno interno di 30 cm; la misura della variazione di livello è data da un galleggiante posto su una asticella, entro il cilindro interno, alla quale è applicata una rondella metallica che provvede a bloccare automaticamente il rabbocco.

Per maggiori delucidazione si può leggere il Manuale Tecnico Di Colombetti & Nicolodi.

Ricordatevi di chiamare professionisti esterni, come quelli di Foldtani

prova infiltrometrica

Il Pozzo Perdente

Il Pozzo Perdente è una delle conclusioni a cui giunge lo studio d’Invarianza Idraulica, da comunicare agli Enti Preposti.

Ma cos’è questo Pozzo ?

È detto pozzo perdente un qualsiasi tipo di pozzo naturale o trivellato o scavato a mano che serve a convogliare nel sottosuolo e quindi a disperdere in esso le acque piovane raccolte dai tetti e dai piazzali degli edifici (sia civili che industriali).

pozzo perdente

Il pozzo viene generalmente realizzato con anelli circolari forati, prefabbricati in calcestruzzo, autoportanti con  innesto a bicchiere, chiusi superiormente da un coperchio in calcestruzzo pedonale.

Sul fondo viene posato uno strato di pietrisco di 40 cm (minimo) per costituire il piano di posa e garantire il drenaggio delle acque impedendo il ristagno delle stesse.

Sulla superficie laterale degli anelli viene installato un tessuto non tessuto per evitare l’introduzione di corpi estranei nel pozzo e garantire l’effluvio delle acque anche attraverso le pareti, circondate anche esse da uno strato drenante in pietrisco per uno spessore di 50cm (minimo).

L’importante è che i terreni siano in grado di drenare le acque così convogliate.

Per fare ciò tecnici esperti (come quelli di Foldtani) devono fare accurati studi sull’infiltrazione nel sottosuolo.

prova infiltrazione
Follow by Email
YouTube
Pinterest
LinkedIn
LinkedIn
Share
Instagram